Il protocollo NET e la corsa
LA CORSA
La corsa è un gesto di grande bellezza e tra i più naturali ed istintivi tra gli sport, da sempre espressione di libertà, di sacrificio e di grande tempra per il corpo e la mente.
“Il suo estenuante sforzo genera un piacere che solo chi corre sa cosa vuol dire correre”
Purtroppo, i traumi da usura e da sovraccarico all’apparato muscoloscheletrico di questa disciplina sono ben noti.
In alcuni soggetti i traumi da stress d’impatto diventano così importanti che, nel corpo, le tensioni parassitarie o croniche alterano la postura e la semplice deambulazione.
Gli atleti podisti dilettanti e delle volte, per cause più ragionevoli, anche quelli professionisti, corrono oltre la fatica, corrono con il dolore e quando fatica e dolore si combinano si alimenta il circolo della disfunzione del gesto, alimentando la perdita di equilibrio articolare e miofasciale.
Ed i sovraccarichi articolari, soprattutto agli arti inferiori ed alla colonna, aumentano il rischio di infortuni secondari da stress muscolo-scheletrico.
Ovviamente, si deve distinguere tra running e jogging. A grandi linee, ciò che differenzia i due approcci è l’intensità, la frequenza e i tempi di andatura.
Più aumenta la performance, più compensazione si deve fare.
Un runner corre con intelligenza quando:
– Sa che è indispensabile avere un cuore monitorato tramite appositi cardio test e check-up cardiologici
– Non sottovaluta eventuali problemi articolari che potrebbero aumentare considerevolmente con le sollecitazioni che il gesto atletico genera.
È fondamentale sapere che il professionista ed il dilettante (in particolare, visto lo scarso monitoraggio) richiedono al proprio corpo delle performance che potrebbero superare i limiti fisici e salutistici.
Quando si raggiungono livelli eccessivi, lo sport che consideriamo salutistico si trasforma in fonte di problematiche o patologie dell’apparato locomotore (infiammazioni, lesioni, tendinopatie, ecc…) generando in alcuni soggetti anche uno squilibrio psicofisico (da inattività fisica, da over training o da bassa performance).
La corsa… come il NET... Come ogni ginnastica… è un dialogo ed un ascolto profondo di se stessi, una meditazione dinamica che, attraverso la contemplazione di un gesto, permette di percepirsi superando i propri limiti e liberando la propria mente da pensieri e stress quotidiano.
Oggi i runner possono contare su scienze mediche ed avvalersi di discipline come il NET che, attraverso esercizi specifici, danno un valido supporto al gesto atletico, rendendo la corsa più efficiente e meno traumatica
“Non correre soltanto con l’idea che devi correre, potrebbero vincere i tuoi dolori. Corri per ascoltare, conoscere e rispettare il tuo corpo fino al tuo prossimo traguardo.”
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